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CHI SONO I RADIOAMATORI .......

 

Sono quelle persone che sia per passione che per curiosità sono entrate nel meraviglioso mondo della radio ed hanno potuto apprezzare con stupore, e notevole soddisfazione, la gioia che si prova quando si porta a termine un collegamento con altro OM (radioamatore) che si trova magari a migliaia di chilometri.

Certo con gli attuali mezzi che ci sono oggi a disposizione, non è affatto difficile, ne tanto meno una novità, poter contattare una persona che si trova nell'angolino più remoto della terra allo stesso modo di una che abita  nella stessa città o nel palazzo vicino, ma ciò  di certo non da quella contentezza, quella soddisfazione, che si prova nel raggiungerla con i propri mezzi da casa, dall'auto o da qualsiasi altra postazione e magari anche con apparati auto costruiti.

Svariati sono i modi di trasmissione con  cui  i Radioamatori operano i più comuni a tutti sono: la Fonia (voce), il codice Morse (CW), i segnali digitali gestiti tramite un Personal Computer ossia, il  Packet radio (trasmissione dati a pacchetto), Rtty (telescrivente)  e Sstv (trasmissione di immagini).

L'evolvere dell'elettronica e delle trasmissioni non hanno certo lasciato i Radioamatori indietro che subito si sono adeguati ai tempi .

Ci sono infatti Stazioni che operano anche con tecniche di trasmissioni sofisticate quali la trasmissione via satellite (che riceve il segnale e lo ritrasmette sulla superficie terrestre) e la trasmissione EME (ossia si usa la superficie lunare come uno specchio il segnale rimbalza e torna sulla terra per essere captato da altro OM che si trova dalla parte opposta della terra).

Anche nel campo delle trasmissioni di segnali digitali si sono raggiunte elevate prestazioni in velocità di trasmissioni dati, parliamo di 1.2Mb al secondo. 

Le frequenze assegnate ai Radioamatori sono svariate e concesse in diverse bande di frequenza per cui potremo incontrare anche degli OM (Radioamatore) che si dedicano allo studio vero e proprio di parte di queste bande a loro assegnate (chiamati "cultori" di una determinata banda di frequenza) che annotano dei dati molto importanti per poi valutarli e metterli a disposizione di altri OM.

Da questi studi si può capire quali sono i momenti migliori della giornata, (anche in base alla stagione e alla frequenza) in cui si possono fare dei collegamenti con stazioni lontane  grazie alla propagazione delle onde radio chiamati collegamenti DX (lunga distanza). 

Dati statistici rilevati in Italia, una decina di anni fa,  riportano che sono state rilasciate circa 40.000 licenze mentre nel mondo si contano circa 2 milioni di Radioamatori.

Nella maggior parte dei casi i Radioamatori sono persone che esplicano  tutt'altro tipo di  attività  lavorativa al di fuori della radio, ma numerosi sono quei professionisti  legati al campo dell'elettronica e delle telecomunicazioni.

Molto importante è il ruolo che i Radioamatori svolgono nella vita sociale.

Rilevante è il contributo che prestano in caso di calamità mettendo a disposizione delle Autorità Competenti preposte i loro mezzi e la loro capacità nell'assicurare i collegamenti tra i vari enti al fine di divulgare le notizie, coordinare i soccorsi,  riscuotendo di volta in volta simpatia ed elogi.

Sino ad oggi hanno effettuato in caso di calamità, possiamo ricordare la partecipazione che fu essenziale nell'alluvione dal Polesine a Firenze e dei terremoti,   in Fruili, in Irpinia e in Abruzzo e Marche ove in alcuni casi come nell'alluvione di Firenze  riuscirono a sostituire per ben 48 ore le reti ufficiali di telecomunicazioni poiché  danneggiate o distrutte dagli eventi.  

Altra iniziativa molto importante è la divulgazione di messaggi di appello per la ricerca dei medicinali che vengono lanciati dal Gruppo Radioamatori Medici (vds. il link presente in questo sito) che hanno permesso di salvare delle vite o quantomeno alleviare le sofferenze delle persone malate.

Il Radioamatore non è certo in cerca di fama o di pubblicità ne  tanto meno chiede di essere retribuito quando le apparecchiature sono usate per la collettività, anzi sostiene di tasca propria le spese per acquistarle e si sente appagato solo quando porta a termine un buon collegamento o riesce in un esperimento.

 

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